➡️ Le vertigini sono un disturbo comune che colpisce il 20-30% della popolazione e si manifestano attraverso una serie di sensazioni che il paziente può avvertire come instabilità, mancanza di equilibrio, in cui riferisce di ‘essere in barca’, ovvero un movimento rotatorio, oscillatorio o di sbandamento. Hanno origini di varia natura e la maggior parte delle volte sono improvvise e debilitanti a tal punto che possono essere accompagnate da nausea e vomito.
🤔 Il cervello confronta costantemente le informazioni provenienti da tre sistemi sensoriali per mantenere l’equilibrio:
• Il sistema vestibolare situato internamente nell’orecchio interno ne rileva il movimento e l’accelerazione.
• Il sistema visivo elabora le informazioni dagli occhi riguardo alla relazione del corpo con l’ambiente circostante.
• Il sistema propriocettivo tramite recettori sensoriali determina la posizione del corpo nello spazio.
🤯 Dal punto di vista clinico le vertigini si differenziano in: vertigini centrali (legate al sistema nervoso centrale) caratterizzate da una rotazione dell’individuo rispetto all’ambiente circostante e vertigini periferiche (legate a problematiche vestibolari o labirintiche) caratterizzate in questo caso da una rotazione dell’ambiente circostante rispetto all’individuo.
❓Le sindromi vertiginose più comuni sono:
• La vertigine parossistica posizionale benigna: è dovuta ad un distacco degli otoliti a livello dei canali semicircolari. La sensazione di vertigine si presenta dopo un cambio di posizione della testa. In questo caso sarà l’otorinolaringoiatra tramite manovre liberatorie a permettere il riposizionamento corretto di questi cristalli di carbonato di calcio.
• La sindrome di Ménière: è caratterizzata da un accumulo di endolinfa all’interno del labirinto. Si può presentare in diverse forme, ma il quadro classico di questo disturbo è rappresentato solitamente da crisi vertiginose acute delle durata di minuti o ore, deficit dell’udito fluttuante, acufeni cronici e/o una situazione di pressione all’interno dell’orecchio. Ad oggi le cause sono ancora sconosciute.
• La labirintite: è legata ad infezioni virali o batteriche ed in altri casi sembra ci sia un’eziopatogenesi ischemica ovvero un deficit vascolare acuto.
• Vertigine di origine cervicale: disturbi posturali-percettivo persistenti per un collegamento anatomico, vascolare e nervoso. In presenza di un’artrosi avanzata e di altre condizioni a livello del rachide cervicale (come ad esempio discopatie, protusioni, colpi di frusta etc.) ne consegue una rigidità della muscolatura e proprio alcuni movimenti del capo possono determinare attacchi di vertigine. Nei casi più importanti invece si parlerà di insufficienza vertebro-basilare dovuta in questo caso ad una riduzione transitoria del flusso sanguigno.
💆♀️💆♂️ È opportuno quindi eseguire un’accurata anamnesi oltre che una diagnostica differenziale. Dopo aver effettuato una visita dall’otorino e dal neurologo e aver escluso le forme organiche più significative, l’osteopatia può ritenersi un valido sostegno di cura e prevenzione, permettendo di bilanciare alcuni squilibri che possono manifestarsi a livello sistemico.
👉 Non solo in questo caso specifico, ma anche per altri motivi di consulto risulta fondamentale un lavoro in équipe integrato con altri specialisti del settore.
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